Particelle estremamente piccole di vari composti vengono usate come additivi alimentari, ma con effetti non noti.
DI JANIS SIEGEL – 4 marzo 2022
Se sei una di quelle persone che spesso si ritrovano nelle corsie dei negozi di alimentari a leggere le etichette e a cercare ingredienti che non riesci a pronunciare e che non vuoi mangiare, molto probabilmente ne hai notati diversi che, a tua insaputa, sono prodotti attraverso la nanotecnologia, che converte argento, rame, oro, alluminio, silicio, carbonio e ossidi metallici, tra altri metalli, in particelle delle dimensioni di un miliardesimo di metro.
I nano ingredienti comunemente usati includono il biossido di titanio, che è forse l’additivo più noto. Altri, come l’ossido di silicio, il carbonato di calcio, gli ossidi e idrossidi di ferro, il silicato di calcio, i fosfati tricalcici e la silice sintetica, sono solo alcuni degli additivi che in questo momento potrebbero essere presenti nella tua dispensa.
Un ingrediente nuovo
La nanotecnologia è diventata largamente impiegata nella produzione e fabbricazione di alimenti a partire dagli anni ’90, e i suoi componenti sono incredibilmente piccoli e sono di dimensioni pari a un centesimo di una ciocca dei nostri capelli. Questi rendono il nostro cibo più colorato, brillante, cremoso o croccante e lo mantengono più fresco e più a lungo.
I nano additivi rendono anche più efficaci alcune delle nostre medicine.
La nanotecnologia è usata nella fabbricazione di prodotti di uso quotidiano, come l’elettronica, il cibo e gli imballaggi per alimenti, le medicine, i giocattoli, i vestiti, le creme solari, i cosmetici, gli integratori alimentari e molto altro.
Sebbene possano fornire una miriade di benefici, questi potenziatori di prodotto, sempre più diffusi, hanno un prezzo, secondo i gruppi di consumatori e gli esperti, e quel prezzo è la nostra salute.
Implicazioni per la salute
Date le dimensioni così ridotte di queste particelle, alcuni studi hanno dimostrato che sono in grado di superare la barriera ematoencefalica. I ricercatori stanno già studiando questa proprietà per i farmaci destinati al trattamento delle patologie neurologiche. Tuttavia, quando si tratta di cibo, questa è una caratteristica che nessuno desidera. Queste particelle riescono inoltre a circolare in tutto il corpo e ad essere assorbite dal flusso sanguigno e dagli organi; possono penetrare le pareti cellulari e generare potenzialmente infiammazioni e malattie.
“Possono passare attraverso il rivestimento dell’intestino ed entrare nel flusso sanguigno, il che può innescare una risposta infiammatoria o immunitaria”, ha detto a WebMD Georgios Pyrgiotakis della Harvard School of Public Health. “Possono anche accumularsi in varie parti del corpo, compresi i polmoni, il cuore e gli organi riproduttivi”.
In uno studio del luglio 2020, un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst ha scoperto che il biossido di titanio, comunemente aggiunto a gomme, caramelle, bevande e dolci, ha causato variazioni nei microorganismi intestinali di due gruppi di topi.
Ad entrambi sono state somministrate dosi di ossido di titanio. Un gruppo è stato alimentato con una dieta a basso contenuto di grassi e l’altro con una dieta ad alto contenuto di grassi. Dopo ulteriori test per individuare l’effetto del biossido di titanio, entrambi i gruppi avevano il colon infiammato, che può portare a dolore addominale e diarrea. I topi obesi avevano sintomi più pronunciati.
La tecnologia dei vaccini
La nanotecnologia è attualmente utilizzata in due dei tre vaccini mRNA COVID-19 che vengono somministrati oggi negli Stati Uniti.
L’mRNA nei vaccini è circondato da un rivestimento di nanoparticelle lipidiche, che permette loro di penetrare la parete della cellula.
“Le nanoparticelle lipidiche sono una componente vitale del mRNA dei vaccini COVID-19 di Pfizer/BioNTech e Moderna, svolgendo un ruolo fondamentale nel proteggere e trasportare efficacemente l’mRNA al posto giusto all’ interno delle cellule”, ha dichiarato il Chemical Abstracts Service, una divisione della American Chemical Society.
“Dei molti vaccini COVID-19 in fase di sviluppo, i due vaccini che hanno mostrato i risultati più promettenti nella prevenzione dell’infezione da COVID-19 rappresentano una nuova classe di prodotti vaccinali: sono composti da filamenti di acido ribonucleico messaggero (mRNA) incapsulati in nanoparticelle lipidiche (LNP)”.
Gli scienziati continuano però a chiedere alla Food and Drug Administration (FDA) una maggiore supervisione di queste sostanze a causa delle loro dimensioni. Attraversando facilmente la barriera ematoencefalica, possono danneggiarla alterando lo strato di cellule che rivestono la parete interna dei vasi sanguigni.
La FDA esamina più approfonditamente
La FDA, l’agenzia incaricata di sorvegliare questi additivi, ha iniziato a valutare i rischi per la salute derivanti dai nano additivi.
L’agenzia attualmente cataloga le nanoparticelle negli alimenti con la denominazione Generally Recognized as Safe (GRAS) se il produttore sta già usando lo stesso ingrediente nella sua forma più larga e convenzionale.
“La distribuzione delle dimensioni delle particelle di una sostanza alimentare può comprometterne la capacità di essere assorbita dal corpo o di migrare dall’imballaggio alimentare nel cibo”, ha dichiarato la FDA in un documento del 2007 contenente linee guida sulla nanotecnologia negli alimenti.
“La FDA non giudica categoricamente tutti i prodotti a base di nanomateriali o che comunque comportano l’applicazione della nanotecnologia come intrinsecamente benigni o nocivi. La FDA sta monitorando questa scienza in evoluzione e ha una solida programmazione di ricerca per aiutare a valutare la sicurezza e l’efficacia dei prodotti che utilizzano le nanotecnologie”.
Nel 2011, la FDA Nanotechnology Task Force è stata creata per coordinare gli sforzi con i ricercatori negli Stati Uniti e a livello internazionale. Gli obiettivi sono quelli di formare il personale nella scienza più recente, in strutture all’avanguardia e di promuovere la collaborazione nei progetti di ricerca.
“La produzione e l’applicazione di nanoparticelle nei prodotti di consumo è ai massimi storici grazie al settore emergente della nanotecnologia”, ha dichiarato la FDA nel 2017 nel webcast Grand Rounds “Il rilevamento e la quantificazione diretta dei livelli di nanoparticelle all’interno dei prodotti di consumo è molto impegnativo e difficile.”
Particelle minuscole, problemi in aumento
Nel 2020, la FDA ha dichiarato che le richieste di approvazione di prodotti contenenti nanotecnologie sono salite alle stelle nei 10 anni precedenti. Secondo molti esperti negli Stati Uniti, ci sono da 1.900 a 2.500 prodotti alimentari che utilizzano la nanotecnologia.
In risposta alle preoccupazioni per la salute di questi prodotti, i paesi di tutto il mondo hanno preso provvedimenti per limitare o vietare in parte o in toto la nanotecnologia nei loro alimenti.
Nel 2010, il Canada ha vietato la nanotecnologia nella produzione di alimenti biologici. Dal 2011, l’Unione europea ha richiesto che tutti gli alimenti siano etichettati in caso di presenza di nanomateriali ingegnerizzati. Nel 2015, il blocco ha richiesto ulteriori test per garantire la sicurezza sanitaria.
Nel 2018, la Commissione europea per la sicurezza alimentare ha ricevuto una petizione da parte di un gruppo di scienziati all’interno dell’agenzia per rifiutare l’additivo alimentare biossido di silicio come sicuro al consumo per via delle nanoparticelle in esso contenute, fintanto che una distribuzione delle dimensioni delle particelle non potesse essere confermata.
A partire dal 1° gennaio 2020, la Francia ha vietato l’ingresso nel paese di qualsiasi alimento contenente biossido di titanio.
Negli Stati Uniti, la FDA non richiede l’etichettatura o il divieto di qualsiasi prodotto realizzato con nanoparticelle, e le sue linee guida raccomandano una supervisione caso per caso. La ricerca sugli effetti a lungo termine derivanti dall’ingestione di nanoparticelle rimane scarna.
JANIS SIEGEL
Janis Siegel è una premiata giornalista di cronaca ed editorialista che ha parlato della ricerca internazionale sulla salute per SELF Magazine, The Times of Israel, il Fred Hutchinson Cancer Research Center e altri. La signora Siegel ha lanciato una rubrica sulla salute che si occupa di ricerche innovative provenienti da istituzioni accademiche istituzioni accademiche di classe mondiale.
SSML Gregorio VII – Corso Literary Adaptation and Italian Art & Culture. Prof.ssa Bisirri.
Traduzione dall’inglese del seguente articolo https://www.theepochtimes.comhttps://www.theepochtimes.com/nanoparticles-being-used-in-more-food-and-drugs_4303477.html?utm_source=morningbriefnoe&utm_campaign=mb-2022-04-10&utm_medium=email&est=wyAg5uj5%2BI0EwGNjNXVYH0uPYjH6Ap75QjupcrGpCbJVPcnkzuMX8tkdgsJVaLUZWqx4Ye0a