La mia seconda discussione.

Laurea in mediazione linguistica (classe L12). Lingue: inglese e francese. Venti anni dopo, con tanto orgoglio e determinazione

Lo ammetto, quando mi è arrivata la tesi stampata, mi sono emozionata. Per anni ho pensato di riprendere gli studi e convertire finalmente il mio diploma di traduttore e interpreti in laurea ma sembrava non arrivare mai il momento giusto. Eppure eccoci qua!

Pensavo di sentirmi a disagio, circondata da tanti giovani; temevo di farmi prendere dall’emozione e invece è successo qualcosa di bellissimo e allo stesso tempo inaspettato. Il lavoro e la maturità hanno veramente dato i loro frutti. Sono riuscita a godermi il momento, come non avevo fatto venti anni fa. Ho presentato la mia tesi con una sicurezza in me stessa che mi ha colpito, un’iniezione di fiducia che ora porto con me e che mi sprona a continuare e a migliorare ancora di più.

Con questo articolo vorrei mandare un messaggio a tutti coloro che dopo anni desiderano riprendere gli studi o rimettersi in gioco e magari sono invasi da dubbi e timori: non rinunciate…mai!!! La sensazione che ho provato in quei 10 minuti davanti alla commissione e i successivi complimenti ricevuti sono un tesoro che mi porterò dentro come prova tangibile che sì, non è mai troppo tardi per ricominciare. It’s never too late!!!

È una doppia soddisfazione: aver finalmente raggiunto questo primo obiettivo della conversione del mio diploma universitario in laurea e aver rispolverato il mio lavoro di tesi di vent’anni fa migliorandolo e dandogli ancora più spessore.

Come ho detto quel giorno, in un momento in cui la crisi idrica è ormai un problema enorme, rileggere la storia è forse un’arma utile per contrastare ciò che sta succedendo. I Romani sapevano quanto l’acqua fosse importante. Cosa abbiamo dimenticato noi in tutti questi anni per arrivare a questa situazione?

Vi lascio un piccolissimo video composto da alcuni frammenti della mia discussione.

Tesi di Laurea Triennale Mediazione Linguistica – SSML Gregorio VII, Roma

L’approvvigionamento idrico dei Romani

Roma e la sua acqua

Eccoci arrivati a questo nuovo traguardo, dopo più di 20 anni dall’ultima volta che ho discusso una tesi!

Ho deciso di rivedere e aggiornare la tesi svolta nel 2001. Si tratta della traduzione dall’inglese e francese verso l’italiano di parti di due libri che sono Roman Aqueducts & Water Supply di A. Trevor Hodge e Le Pont du Gard, L’eau dans la ville antique di Fabre, Fiches, Leveau e Paillet. Entrambi i testi affrontano il tempa dell’approvvigionamento idrico dei Romani. Le parte tradotte del testo inglese parlano dei predecessori di Roma e degli vari usi dell’acqua, come irrigazione e i mulini; il testo francese invece parla approfonditamente del famoso Pont du Gard di Nimes.

Alla traduzione sono affiancati due glossari, un’introduzione all’argomento che è stata aggiornata e che in questa versione della tesi è stata tradotto in inglese e francese, e una breve analisi linguistica dei testi e della revisione della traduzione.

Roma, regina aquarum, e il suo rapporto millenario con l’acqua. Nei video di presentazione della tesi cercherò di portarvi con me in questo viaggio affascinante sulle tracce dell’oro blu a Roma. Un legame che ancor oggi è più che mail esistente e dalla cui storia possiamo ancora apprendere molto

Tesi di Laurea (visualizzazione ottimale su due facciate, spesso non supportata su smartphone)

Video tesi in Italiano

Video tesi in inglese

Video tesi muto

Firework by Katy Perry – Viaggio attraverso il testo della canzone

Ciao a tutti!

Volevo riprendere il percorso iniziato un po’ di tempo fa e analizzare con voi il testo di un’altra canzone. Come la volta scorsa, anche oggi ho scelto un pezzo a cui sto lavorando con la mia vocal coach, Serena Ottaviani (tralascerò per oggi il training fisico necessario per cantare questo pezzo 😂; c’è chi va in palestra, chi invece canta Katy Perry 😅).

Vi lascio il link se volete ascoltare una mia piccola esecuzione del pezzo, effettuata in fase di studio.

https://www.smule.com/recording/katy-perry-firework-katy-perry/2423938304_4472888765?channel=Copy-Link

Ho scelto questo pezzo perché mi ero fatta trasportare dalla musica e dal ritmo, senza dare il dovuto peso alle parole; parole che trasmettono un messaggio di forza, coraggio e autostima. Un testo che ci invita a credere in noi stessi e a non lasciarci influenzare da ciò che gli altri dicono o pensano di noi: ognuno di noi è unico e insostituibile “you’re original, cannot be replaced”.

In questo articolo voglio soffermarmi soprattutto sulle parti secondo me più belle, anche dal punto di vista linguistico.

Do you ever feel like a plastic bag
Drifting through the wind
, wanting to start again?

‘Ti senti mai come un sacchetto di plastica trascinato via dal vento e con la voglia di ricominciare da capo?

L’immagine che mi viene alla mente è quella di un sacchetto di plastica svuotato del suo contenuto e che senza alcun peso va da una parte all’altra passando attraverso il vento che lo trascina via “drifting through the wind”

Do you ever feel, feel so paper thin
Like a house of cards, one blow from cavin’ in?

Ti senti mai sottile come un foglio di carta; come una casa fatta con le carte che al primo soffio (blow) crolla (cavin’in)

Come il sacchetto di plastica, anche un foglio di carta non ha penso e basta un nulla per farlo volare via o crollare come le case che facevamo da piccoli con le carte. Ricordate? Quante volte ci arrabbiavamo perché come niente crollavano giù e dovevamo ricominciare da capo. Molti di noi, credo, ci siamo sentiti così almeno una volta nella vita.

Do you ever feel already buried deep?
Six feet under screams, but no one seems to hear a thing

Ti senti mai come se fossi già sepolto? Come se da sottoterra urlassi ma nessuno sentisse nulla?

Molto, troppo spesso, capita di sentirsi ingabbiati nelle proprie paure, nei propri timori, tanto da non riuscire neanche a chiedere aiuto, la nostra voce è muta, nessuno ci sente.  

Do you know that there’s still a chance for you?
‘Cause there’s a spark in you

Sai di avere ancora una possibilità? Perché c’è una scintilla in te.

Mi piace quando dice, c’è una scintilla (spark) in te. Mi immagino una persona con gli occhi scintillanti (sparkling eyes) che nascondo un mondo bellissimo dentro, pronto ad uscire fuori.

You just gotta ignite the light
And let it shine
Just own the night
Like the Fourth of July

Devi solo accendere la luce (la miccia) e farla splendere. Domina la notte (letteralmente possiedi) come se fosse un 4 luglio.

Mi voglio soffermare su ‘ignite the light’, letteralmente accendere, dare fuoco alla luce. Come immagine mi vengono in mente le girandole di Capodanno di quando ero bambina o anche la miccia dell’accendi gas per accendere il fuoco sotto ai fornelli.

‘Just own the night’, dominare la notte vuol dire festa, fuochi di artificio, divertimento, vuol dire prendere la notte tra le proprie mani e farne ciò che vogliamo.  Se è la notte a dominare noi invece… vuol dire buio, tristezza…

‘Cause baby, you’re a firework
Come on, show ‘em what you’re worth
Make ‘em go, “Oh, oh, oh”
As you shoot across the sky
Baby, you’re a firework
Come on, let your colors burst
Make ‘em go, “Oh, oh, oh”
You’re gonna leave ‘em all in awe, awe, awe

Baby, sei un fuoco d’artificio (firework). Dai, dimostragli ciò che vali (what your’re worth). Stupiscili mentre attraversi il cielo come un razzo o come un fuoco d’artificio (shoot across the sky, letteralmente sparata attraverso il cielo). Dai, accendi i tuoi colori, stupiscili, li lascerai tutti a bocca aperta (leave ‘em all in awe)

Mi piace molto l’espressione let your colors burst e mi ricorda come in un cielo notturno, buio, i fuochi di artificio con i loro colori illuminano il cielo.

You don’t have to feel like a waste of space
You’re original, cannot be replaced
If you only knew what the future holds
After a hurricane comes a rainbow
Maybe a reason why all the doors are closed
So you could open one that leads you to the perfect road
Like a lightning bolt, your heart will glow
And when it’s time, you’ll know

Non devi sentirti come uno scarto (waste of space); sei unica/o e insostituibile; Se solo sapessi cosa ti riserva il future (what the future holds), dopo una tempesta arriva il sereno (letteralmente qui, l’arcobaleno). Forse la ragione per cui tutte le porte sono chiuse e che in questo modo puoi aprire quella che ti porta al cammino giusto. Come un fulmine (lightning bolt) il tuo cuore brillerà e quando sarà arrivato il momento lo saprai.

Di questa strofa adoro l’espressione “your original, cannot be replaced”. Ognuno di noi è unico, nessuno è ugual all’altro e nessuno di noi può essere sostituito in quanto pezzo unico.

Da un punto di vista linguistico invece mi piace molto l’espressione “what the future holds”. Penso al futuro come una persona che tiene in mano qualcosa, ciò che accadrà e te lo mostra. E allora, anche il tuo cuore brillerà (glow) come un fulmine (che puoi illuminare anche il cielo più buio. Mi piace molto il termine glow perché significa produrre una luce costante ma a volte anche calore e un cuore caldo e luminoso è un’immagine che mi produce una calma infinta.

L’ultima parte che voglio vedere con voi è questa:

Boom, boom, boom
Even brighter than the moon, moon, moon
It’s always been inside of you, you, you
And now it’s time to let it through

Boom, boom, boom, persino più luminosa della luna; è sempre stata dentro di te e ora è tempo di farla uscire.

Il ripetere la parola boom, mi fa pensare ad un cuore che batte o al rumore dei fuochi di artificio sparati nel cielo. E questa frase è un invito secondo me ad essere così e soprattutto a liberare, far passare, (let it through) questa miccia, questa luce che è sempre stata dentro di noi ma che troppo spesso rimane intrappolata.

SAROO BRIERLY, LA STRADA VERSO CASA. ESAME LITERARY ADAPTATION SSML GREGORIO VII

Saroo Brierley – La lunga strada per tornare a casa – Versione italiana

Video realizzato per l’esame Literary Adaptation AA 2021/2022. Il video contiene un’analisi del libro e del suo adattamento cinematografico.

Alla cortese attenzione della prof.ssa Adriana Bisirri, direttrice della struttura e Presidente delle associazioni ASTRAMBIENTE ed UNITALIA.

Saroo Brierley – The long way home – English version

Video created for the Literary Adaptation Exam AA 2021/2022. English version. The video contains an analysis of the book along with the movie adaptation. .

To the kind attention of prof. Adriana Bisirri, school director and President of ASTRAMBIENTE and UNITALIA association.

Imparare le lingue recitando. Apprendre une langue grace au théâtre

(Article en français en bas)

Finalmente, dopo due anni di pandemia, a febbraio 2022 sono tornata a recitare su un palco, anche se piccolo e con poca gente per via delle ancora vigenti restrizioni.

Ho iniziato qualche anno fa a frequentare i corsi di teatro francese dell’Institut Français Centre Saint Louis di Roma e ora del Théâtre Français de Rome (svolti sempre presso il Centre Saint Louis) perché sentivo la necessità di avere un pizzico di Francia qui a Roma, di parlare francese anche fuori l’ambiente lavorativo e soprattutto, avere amici francesi a Roma. https://www.facebook.com/theatrefrancaisrome/

Ho scoperto che recitare in lingua è affascinante ma anche molto istruttivo. I miei maestri di teatro mi dicono sempre che per riuscire a trasmettere un messaggio e delle emozioni devi sentire ciò che dici. Se poi questo messaggio è in una lingua diversa dalla tua lingua madre, ciò presuppone un livello di conoscenza della lingua tale da poter andare oltre il testo, sentire dentro le parole che vengono pronunciate e trasmettere il messaggio che si nasconde dietro di esse.

Questo è un percorso linguistico che consiglio a tutti coloro che stanno apprendendo una lingua. È un esercizio che permette anche molto di lavorare sui ritmi del parlato che sono diversi da lingua a lingua ma soprattutto di sedimentare la lingua non nella nostra testa ma nella nostra pancia.

Questa volta ho avuto anche la possibilità di fare un piccolo adattamento dall’inglese al francese, avendo portato sul palco una scena tratta dalla sitcom statunitense Seinfeld. È stato bello cercare di rendere il testo in un francese che potesse far ridere il pubblico.

In questa battuta, per esempio, non eravamo sicuri di come rendere il “All right, all right” inglese in un francese naturale e non artefatto. La battuta per come è scritta è così inglese che non sapevamo proprio come renderla al meglio. Alla fine, abbiamo optato per modificarla leggermente e non tradurla letteralmente.

È un universo affascinante che spero poter esplorare sempre di più. Per il momento mi godo le emozioni che il teatro e il francese mi fanno sentire.

En fin, après deux ans d’absence, en février 2022 me voilà de retour sur scène et en français, grâce aux ateliers de théâtre de l’Institut Français Centre Saint Louis de Rome avant et mainteant du Théâtre Français de Rome. Petite salle, pas beaucoup de monde dû aux restrictions encore en vigueur, mais beaucoup d’émotions. https://www.facebook.com/theatrefrancaisrome/

J’ai décidé, il y a quelques années, de faire un cours de théâtre en français car en aimant le théâtre, j’avais besoin d’un peu de France ici à Rome, connaitre des français qui habitaient à Rome et de parler la langue dans ma vie de tous les jours au-delà du travail.

Je me suis bientôt rendu compte que jouer dans une langue qui n’est pas ta langue maternelle est un exercice formidable. Mes professeurs de théâtre me disent toujours de sentir les mots qu’on prononce et que si nous sentons des émotions le public va probablement les sentir aussi. Pour pouvoir donc transmettre des émotions et des messages dans une langue étrangère, Je croix qu’il faut au départ connaitre la langue assez bien pour aller au-delà des simples mots et leur donner vie en transmettant des sentiments. Ne pas penser la langue mais la sentir.

Faire du théâtre en langue est quelque chose que je conseille sincèrement à tous ceux qui font des études de langues. Vous noterez des progrès au fil du temps.

Cette fois j’ai eu même la possibilité de faire une petite adaptation de l’anglais au français d’une petit scène extraite de la sitcom américaine Seinfeld. Ça a été beau chercher de rendre les répliques dans une français qui pouvait faire marrer le public.

Dans cette réplique par exemple, on ne savait pas comment rendre « all right, all right » car c’est tant anglais comme expression qu’on doutait sur la meilleure traduction en français. On a opté finalement pour changer un peu la phrase

L’arte della scrittura. Il mio percorso verso il bilinguismo. The art of writing. My journey to becoming belingual.

Presentazione della mia piccola storia

No, no non vi preoccupate che non mi converto anche in scrittrice 😂. È stata però tanta la soddisfazione di essere riuscita a scrivere un mini racconto in inglese inventando personaggi e storia, che dovevo condividerla. Quale posto migliore di questo blog che è un specchio di chi sono e cosa amo fare.

Présentation de ma petite histoire

Fare lo switch e scrivere in un inglese “vero” è una sfida. Prima di tutto devo bandire il mio essere prolissa 😅… good luck!!! Per non parlare dei tanti giri di parole che in inglese reggono poco. Frasi brevi e dritta al punto Francesca. Ricordo ancora quando Fabrizia Zorzenon del corso Code Switching, in riposta ad una mia prova audio in inglese di circa 4 minuti mi dice:  “ora rimandami l’audio, dicendo le stesse cose ma in metà tempo. Ce la puoi fare. And remember, time is money!”.

Me presenting the story

Grazie a Fabrizia Zorzenon e le sue tutors, per avermi dato lo stimolo di mettermi in gioco nuovamente e avermi fatto scoprire delle cose di me che non conoscevo.

Buona lettura!

Tell me a story – Sisters in the 50s

Elisabeth is the eldest of three sisters. Married to Luke, she is happy with her husband and their two kids. She couldn’t end her studies but would love to go to college, but she married at 20 and had her kids soon after. Luke’s trying his best to make her live a wealthy life as much as possible. He finally could buy her a washing machine and a vacuum cleaner. She was so thrilled that she couldn’t sleep the whole night. Elisabeth’s secret dream is to resume her studies and follow her sister Christine’s path. Having now more time available, maybe, her dream of becoming a writer is waiting ‘round the corner.

Christine is Elisabeth’s youngest sister and has many plans for her future. Marriage is definitely not one of them. She is intelligent, educated, and with a promising career as a lawyer. Jerry, Luke’s brother, is secretly in love with Christine. He always pretends to meet her by chance when she finishes her classes, but the girl has noticed him. Both are Sophomores at NYU. Jerry repeatedly tries to catch her attention, with no results so far. Christine tells her sister Elisabeth that Jerry’s flirting with her; although she finds him sweet and funny, her full attention is on her studies now. Elisabeth, who takes her role as the older sister very seriously, advises her little sibling to follow her heart. ‘Sweetheart’, she said, ‘please try and enjoy these beautiful years, as they will not come back again. If you fancy him, why not? You know I would love to go back to uni, but, at the same time, it’s so good to have someone at your side, who takes care of you, who loves you.’ Elisabeth’s words convince Christine, so Jerry finally gains ground and the two start dating.

Amanda, what can we say about Amanda? She is Christine’s and Elisabeth’s sister, not a romantic girl, let’s say, nor a study lover. But yes, she loves living a wealthy life. She loves partying with friends by the pool with a good glass of wine, and she’s literarily a shopaholic. Her primary goal was to find a husband with a great fortune, and she’s found one. Love? Oh my Goodness, no, please! She’s on a couple with Paul, the CEO of a big company. He constantly pays for her trips on his boat, flights to Paris, and lots, lots of parties. And, above all, he pays all her bills. What else to desire?

They got married after a one-year relationship. One month has passed since Paul and Amanda’s wedding. One night, while coming home from work, he brought her a color TV. Oh God, she was so excited. It was still a luxury thing to have in one’s home.

Their sisters always try to convince Amanda to build a career, to be someone, outside being someone’s wife. Paul reveals himself to be an essential pillar in Amanda’s life. He and her sisters finally manage to convince Amanda to go to university, and she even truly falls in love with Paul.

The three sisters finally find themselves walking the halls of the university together. Each with their dreams to fulfill.

PARCO VILLA GREGORIANA – TIVOLI, ROMA

Una meraviglia a pochi passi da Roma e riportata alla luce dal FAI

Un piccolo viaggio in una meraviglia, un amore a prima vista. Uno spettacolo della natura e dell’opera dell’uomo che ammetto aver visitato per la prima volta solo qualche mese fa, grazie al FAI. Sono rimasta incantata dai sentieri, le cascate, (non ricordo neanche quanto sono rimasta a fissare laGrande Cascata) e le grotte di Parco Villa Gregoriana.

Se non siete mai entrati in questo gioiello del nostro patrimonio artistico italiano, vi consiglio di liberare un angolino della vostra agenda e farvi avvolgere dalla natura e dalla storia di Parco Villa Gregoriana.

PARC VILLA GREGORIANA – TIVOLI, ROMA

Une merveille de la nature et du travail de l’homme à deux pas de Rome

Un petit voyage vers une merveille, un coup de foudre. Un spectacle de la nature et du travail de l’homme que j’avoue avoir visité pour la première fois il y a seulement quelques mois grâce au FAI. J’ai été enchantée par les sentiers, les chutes d’eau (je ne me souviens même pas combien de temps je suis restée à fixer la Grande Cascade) et les grottes du Parco Villa Gregoriana.

Si vous n’êtes jamais entrés dans cette perle de notre patrimoine culturel italien, et vous avez quelques jorus de plus pour visiter les alentours de Rome, je vous suggère de vous laisser importer par la nature et l’histoire de Villa Gregoriana

L’AMMINISTRAZIONE BIDEN BLOCCA LE SPEDIZIONI DEL TRATTAMENTO ANTI COVID-19 A TUTTI GLI STATI

Di Zachary Stieber 6 aprile 2022 – Aggiornato: 6 aprile 2022

Il governo degli Stati Uniti, il 5 aprile, ha immediatamente bloccato tutte le spedizioni di un trattamento anti COVID-19 agli stati e ha ordinato gli operatori sanitari di non usare il farmaco.

Queste misure sono state prese a causa della crescente prevalenza di BA.2, una sotto variante Omicron, che è una variante del virus CCP, il virus che causa il COVID-19.

I dati indicano finora che l’anticorpo monoclonale chiamato sotrovimab non è efficace contro il BA.2, afferma la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti.

Il 27 marzo, l’organo di controllo ha dapprima detto ai medici di otto stati di interrompere la somministrazione di sotrovimab ai pazienti affetti da COVID-19 e alcuni giorni dopo, la FDA ha esteso il provvedimento, che sostanzialmente revoca a 14 altri stati l’autorizzazione all’uso di emergenza concessa nel 2021.

Con la decisione del 5 aprile, la terapia monoclonale “non è più autorizzata, in alcuna regione degli Stati Uniti, per il trattamento del COVID-19 a causa dell’aumento della percentuale di casi di COVID-19 provocati dalla sotto variante Omicron BA.2”, ha affermato la FDA in una nota.

L’autorità di regolamentazione si basa sulle stime dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention, CDC), che attribuiscono a BA.2 la causa della maggior parte dei casi di COVID-19 in tutte le zone del paese.

Secondo i test sullo pseudovirus eseguiti dalla FDA, sotrovimab ha data per circa 16 volte risultati inferiori contro BA.2. Di conseguenza, è improbabile che la dose autorizzata sia efficace contro la sotto variante, ha detto l’FDA agli operatori sanitari in una scheda informativa aggiornata di recente.

Dopo l’aggiornamento della FDA, il Dipartimento della salute e dei servizi umani (Department of Health and Human Services) ha annunciato il blocco di tutte le spedizioni di sotrovimab.

Circa 16.600 dosi sono state assegnate questa settimana, contro le oltre 50.000 delle settimane precedenti in seguito all’indicazione del BA.2, come causa, in alcune regioni, della maggioranza dei casi.

Gli operatori dovrebbero ricorrere ai trattamenti remdesivir o paxlovid rispettivamente di Gilead Sciences e Pfizer, secondo il comitato per le linee guida sul trattamento del COVID-19.

In caso di indisponibilità di entrambi, gli operatori dovrebbero usare bebtelovimab, un monoclonale di Eli Lilly, o molnupiravir di Merck, ha detto il comitato.

GlaxoSmithKline e Vir Biotechnology, che producono sotrovimab, non hanno risposto alle richieste di chiarimento.

Le aziende hanno dichiarato che i dati generati hanno evidenziato la conservazione da parte del farmaco dell’attività neutralizzante contro BA.2. Dopo che la FDA ha ordinato agli operatori di alcuni stati di sospendere l’uso del farmaco, le aziende hanno dichiarato di stare preparando un pacchetto di dati “a sostegno di una dose più elevata di sotrovimab per la sotto variante Omicron BA.2 e condivideranno questi dati con le autorità sanitarie e di controllo di tutto il mondo per una valutazione”.

SSML Gregorio VII – Corso Literary Adaptation and Italian Art & Culture – Prof.ssa Adriana Bisirri

Traduzione dall’inglese del seguente articolo https://www.theepochtimes.com/biden-administration-stops-shipments-of-covid-19-treatment-to-all-states_4386369.html

LA NANOTECNOLOGIA UTILIZZATA NEI VACCINI COVID E IN 2.000 ALIMENTI VIENE VIETATA

Particelle estremamente piccole di vari composti vengono usate come additivi alimentari, ma con effetti non noti.

DI JANIS SIEGEL – 4 marzo 2022

Se sei una di quelle persone che spesso si ritrovano nelle corsie dei negozi di alimentari a leggere le etichette e a cercare ingredienti che non riesci a pronunciare e che non vuoi mangiare, molto probabilmente ne hai notati diversi che, a tua insaputa, sono prodotti attraverso la nanotecnologia, che converte argento, rame, oro, alluminio, silicio, carbonio e ossidi metallici, tra altri metalli, in particelle delle dimensioni di un miliardesimo di metro.

I nano ingredienti comunemente usati includono il biossido di titanio, che è forse l’additivo più noto. Altri, come l’ossido di silicio, il carbonato di calcio, gli ossidi e idrossidi di ferro, il silicato di calcio, i fosfati tricalcici e la silice sintetica, sono solo alcuni degli additivi che in questo momento potrebbero essere presenti nella tua dispensa.

Un ingrediente nuovo

La nanotecnologia è diventata largamente impiegata nella produzione e fabbricazione di alimenti a partire dagli anni ’90, e i suoi componenti sono incredibilmente piccoli e sono di dimensioni pari a un centesimo di una ciocca dei nostri capelli. Questi rendono il nostro cibo più colorato, brillante, cremoso o croccante e lo mantengono più fresco e più a lungo.

I nano additivi rendono anche più efficaci alcune delle nostre medicine.

La nanotecnologia è usata nella fabbricazione di prodotti di uso quotidiano, come l’elettronica, il cibo e gli imballaggi per alimenti, le medicine, i giocattoli, i vestiti, le creme solari, i cosmetici, gli integratori alimentari e molto altro.

Sebbene possano fornire una miriade di benefici, questi potenziatori di prodotto, sempre più diffusi, hanno un prezzo, secondo i gruppi di consumatori e gli esperti, e quel prezzo è la nostra salute.

Implicazioni per la salute

Date le dimensioni così ridotte di queste particelle, alcuni studi hanno dimostrato che sono in grado di superare la barriera ematoencefalica. I ricercatori stanno già studiando questa proprietà per i farmaci destinati al trattamento delle patologie neurologiche. Tuttavia, quando si tratta di cibo, questa è una caratteristica che nessuno desidera. Queste particelle riescono inoltre a circolare in tutto il corpo e ad essere assorbite dal flusso sanguigno e dagli organi; possono penetrare le pareti cellulari e generare potenzialmente infiammazioni e malattie.

“Possono passare attraverso il rivestimento dell’intestino ed entrare nel flusso sanguigno, il che può innescare una risposta infiammatoria o immunitaria”, ha detto a WebMD Georgios Pyrgiotakis della Harvard School of Public Health. “Possono anche accumularsi in varie parti del corpo, compresi i polmoni, il cuore e gli organi riproduttivi”.

In uno studio del luglio 2020, un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst ha scoperto che il biossido di titanio, comunemente aggiunto a gomme, caramelle, bevande e dolci, ha causato variazioni nei microorganismi intestinali di due gruppi di topi.

Ad entrambi sono state somministrate dosi di ossido di titanio. Un gruppo è stato alimentato con una dieta a basso contenuto di grassi e l’altro con una dieta ad alto contenuto di grassi. Dopo ulteriori test per individuare l’effetto del biossido di titanio, entrambi i gruppi avevano il colon infiammato, che può portare a dolore addominale e diarrea. I topi obesi avevano sintomi più pronunciati.

La tecnologia dei vaccini

La nanotecnologia è attualmente utilizzata in due dei tre vaccini mRNA COVID-19 che vengono somministrati oggi negli Stati Uniti.

L’mRNA nei vaccini è circondato da un rivestimento di nanoparticelle lipidiche, che permette loro di penetrare la parete della cellula.

“Le nanoparticelle lipidiche sono una componente vitale del mRNA dei vaccini COVID-19 di Pfizer/BioNTech e Moderna, svolgendo un ruolo fondamentale nel proteggere e trasportare efficacemente l’mRNA al posto giusto all’ interno delle cellule”, ha dichiarato il Chemical Abstracts Service, una divisione della American Chemical Society.

“Dei molti vaccini COVID-19 in fase di sviluppo, i due vaccini che hanno mostrato i risultati più promettenti nella prevenzione dell’infezione da COVID-19 rappresentano una nuova classe di prodotti vaccinali: sono composti da filamenti di acido ribonucleico messaggero (mRNA) incapsulati in nanoparticelle lipidiche (LNP)”.

Gli scienziati continuano però a chiedere alla Food and Drug Administration (FDA) una maggiore supervisione di queste sostanze a causa delle loro dimensioni. Attraversando facilmente la barriera ematoencefalica, possono danneggiarla alterando lo strato di cellule che rivestono la parete interna dei vasi sanguigni.

La FDA esamina più approfonditamente

La FDA, l’agenzia incaricata di sorvegliare questi additivi, ha iniziato a valutare i rischi per la salute derivanti dai nano additivi.

L’agenzia attualmente cataloga le nanoparticelle negli alimenti con la denominazione Generally Recognized as Safe (GRAS) se il produttore sta già usando lo stesso ingrediente nella sua forma più larga e convenzionale.

“La distribuzione delle dimensioni delle particelle di una sostanza alimentare può comprometterne la capacità di essere assorbita dal corpo o di migrare dall’imballaggio alimentare nel cibo”, ha dichiarato la FDA in un documento del 2007 contenente linee guida sulla nanotecnologia negli alimenti.

“La FDA non giudica categoricamente tutti i prodotti a base di nanomateriali o che comunque comportano l’applicazione della nanotecnologia come intrinsecamente benigni o nocivi. La FDA sta monitorando questa scienza in evoluzione e ha una solida programmazione di ricerca per aiutare a valutare la sicurezza e l’efficacia dei prodotti che utilizzano le nanotecnologie”.

Nel 2011, la FDA Nanotechnology Task Force è stata creata per coordinare gli sforzi con i ricercatori negli Stati Uniti e a livello internazionale. Gli obiettivi sono quelli di formare il personale nella scienza più recente, in strutture all’avanguardia e di promuovere la collaborazione nei progetti di ricerca.

“La produzione e l’applicazione di nanoparticelle nei prodotti di consumo è ai massimi storici grazie al settore emergente della nanotecnologia”, ha dichiarato la FDA nel 2017 nel webcast Grand Rounds “Il rilevamento e la quantificazione diretta dei livelli di nanoparticelle all’interno dei prodotti di consumo è molto impegnativo e difficile.”

Particelle minuscole, problemi in aumento

Nel 2020, la FDA ha dichiarato che le richieste di approvazione di prodotti contenenti nanotecnologie sono salite alle stelle nei 10 anni precedenti. Secondo molti esperti negli Stati Uniti, ci sono da 1.900 a 2.500 prodotti alimentari che utilizzano la nanotecnologia.

In risposta alle preoccupazioni per la salute di questi prodotti, i paesi di tutto il mondo hanno preso provvedimenti per limitare o vietare in parte o in toto la nanotecnologia nei loro alimenti.

Nel 2010, il Canada ha vietato la nanotecnologia nella produzione di alimenti biologici. Dal 2011, l’Unione europea ha richiesto che tutti gli alimenti siano etichettati in caso di presenza di nanomateriali ingegnerizzati. Nel 2015, il blocco ha richiesto ulteriori test per garantire la sicurezza sanitaria.

Nel 2018, la Commissione europea per la sicurezza alimentare ha ricevuto una petizione da parte di un gruppo di scienziati all’interno dell’agenzia per rifiutare l’additivo alimentare biossido di silicio come sicuro al consumo per via delle nanoparticelle in esso contenute, fintanto che una distribuzione delle dimensioni delle particelle non potesse essere confermata.

A partire dal 1° gennaio 2020, la Francia ha vietato l’ingresso nel paese di qualsiasi alimento contenente biossido di titanio.

Negli Stati Uniti, la FDA non richiede l’etichettatura o il divieto di qualsiasi prodotto realizzato con nanoparticelle, e le sue linee guida raccomandano una supervisione caso per caso. La ricerca sugli effetti a lungo termine derivanti dall’ingestione di nanoparticelle rimane scarna.

JANIS SIEGEL

Janis Siegel è una premiata giornalista di cronaca ed editorialista che ha parlato della ricerca internazionale sulla salute per SELF Magazine, The Times of Israel, il Fred Hutchinson Cancer Research Center e altri. La signora Siegel ha lanciato una rubrica sulla salute che si occupa di ricerche innovative provenienti da istituzioni accademiche istituzioni accademiche di classe mondiale.

SSML Gregorio VII – Corso Literary Adaptation and Italian Art & Culture. Prof.ssa Bisirri.

Traduzione dall’inglese del seguente articolo https://www.theepochtimes.comhttps://www.theepochtimes.com/nanoparticles-being-used-in-more-food-and-drugs_4303477.html?utm_source=morningbriefnoe&utm_campaign=mb-2022-04-10&utm_medium=email&est=wyAg5uj5%2BI0EwGNjNXVYH0uPYjH6Ap75QjupcrGpCbJVPcnkzuMX8tkdgsJVaLUZWqx4Ye0a

FRANK LLOYD WRIGHT, THE ARCHITECT WHO MARKED THE 20th CENTURY

Frank Lloyd Wright’s life and work – Remastered english version
Frank Lloyd Wright – vita e attività – Versione italiana

Frank Lloyd Wright is America’s most famous architect. He built a thousand buildings, half of which still stand today and are now tourist attractions. There are churches, bridges, schools, museums – the Guggenheim Museum is one of them – and houses among these buildings. He’s celebrated for having invented a new style of architecture called the Prairie House, which paved the way for the well-known Ranch style.

He firmly believed that houses should be built in a simple style, using local materials, and characterized by a harmonization with nature and with the environment they were built in. That’s why his houses were so different in style, depending on the place they were located in. He also wanted to create a more American style, different from the Victorian style so used at the time.

Personal life

He is also known for his personal life, always the fodder for newspaper articles. He was married three times, and after twenty stable years of a peaceful life in Wisconsin, he fell in love with Mamah Borthwick Cheney and decided to leave his wife and six children for her. She was married to one of Wright’s clients, so she left her husband and two children. They first went to Italy together and then came back to the US. After coming back, he decided to build a house for Mamah and him, this time. This house is called Taliesin.

Unfortunately, their relationship ended abruptly one day, when he was in Chicago for a job, and she was in Taliesin. A trusted servant turned mad put the house in flames, destroying everything and everyone in it, including Mamah.

This tragedy destroyed Wright. Mamah was the love of his life and he felt like there was no future for him. He needed a real change, a new life. Hence, he accepted to design the Imperial Hotel in Tokyo. This led him to travel overland to California to board a ship to cross the ocean. Wright went to California for the first time just six months after the tragedy. What better place to live than California? California was the right place to be if you were in search of success, a new life, a new job etc. It was the place where everyone wanted to live in at that time.

L.A. period

From the L.A. period, we have the Textile Block House. It’s a modular system. The blocks were all hand-cast using the site’s own sand. Wright designed three-dimensional geometric patterns and they were pressed into the block’s surface. The style consists of concrete blocks stacked atop each other with some reinforcing bar added and the concrete pumped up into the cavity between the rows to “lock” the blocks together. These bars gave the name to this style since Wright saw them as woven through the structure.

The Textile block houses represent just a fraction of all of Wright’s production, but they display all the values and principles behind his 7-decade production, including the desire for creating affordable housing for the middle class.

The LA houses completely stand apart from the other houses, they were solid, brutal and they reflected Wright state of mind, sorrow, and death.

Frank Lloyd Wright – traduzione in italiano

Frank Lloyd Wright è l’architetto più famoso d’America. Ha costruito un migliaio di edifici, la metà dei quali sono ancora in piedi e oggi rappresentano attrazioni turistiche. Tra questi edifici vi sono chiese, ponti, scuole, musei – il Guggenheim Museum di New York è uno di questi. E poi abbiamo le case. È celebrato per aver inventato un nuovo stile di architettura chiamato “Prairie House”, che ha aperto la strada al conosciuto Ranch.

Wright credeva fermamente che le case dovessero essere costruite in uno stile semplice, con materiali presi sul posto e caratterizzate da un’armonizzazione con la natura e con l’ambiente circostante. Ecco perché le sue case avevano uno stile così diverso a seconda del luogo in cui si trovavano. Wright voleva anche creare uno stile più americano, diverso dallo stile vittoriano usato all’epoca.

Vita personale

Frank Lloyd Wright è anche noto per la sua vita personale, sempre dato in pasto a giornalisti  per i loro articoli di giornale. Si sposò tre volte e dopo venti anni di tranquillità nel Wisconsin, si innamorò di Mamah Borthwick Cheney e decise di lasciare per lei la moglie e i sei figli. Mamah era sposata con uno dei clienti di Wright, quindi lasciò anche lei marito e i due figli. In un primo momento si trasferirono insieme in Italia e poi tornarono negli Stati Uniti dove decise di costruire una casa per lui e Mamah. Questa casa si chiama Taliesin, ancor’oggi visitabile.

Purtroppo, la loro relazione finì bruscamente.  Un giorno, mentre lui era a Chicago per un lavoro e lei a Taliesin, un domestico di fiducia, in un raptus di follia, diede fuoco alla casa, distruggendo tutto e tutti i presenti, compresa Mamah, che muore.

Fu una tragedia per Wright. Mamah era l’amore della sua vita e in quel momento per lui era come se non ci fosse più un futuro. Aveva bisogno di un cambiamento, di una nuova vita. Per questo accettò di progettare l’Imperial Hotel di Tokyo. Questo lo portò ad attraversare il paese fino alla California per imbarcarsi su una nave e attraversare l’oceano. Wright andò in California per la prima volta solo sei mesi dopo la tragedia. Quale posto migliore della California per vivere. La California era il posto giusto se si era in cerca di successo, di una nuova vita, di un nuovo lavoro. Era, in quel periodo, il posto in cui tutti volevano vivere.

Periodo a Los Angeles

Nel periodo trascorso a Los Angeles Wright sviluppa il concetto della Textile Block House, un sistema modulare. I blocchi vengono colati a mano usando la sabbia del posto. Wright disegnava poi motivi geometrici tridimensionali che venivano in seguito impressi sulla superficie del blocco. Lo stile consiste in blocchi di cemento impilati uno sopra l’altro con l’aggiunta di alcune barre di rinforzo e del cemento gettato nella cavità tra le serie di blocchi per tenerli insieme. Queste barre hanno dato il nome a questo stile poiché Wright le vedeva come tessute nella struttura.

Le Textile block house rappresentano solo una piccola parte dell’intera produzione di Wright, ma mostrano tutti i valori e i principi alla base della produzione di Wright durata 70 anni, incluso il desiderio di creare alloggi accessibili alla classe media.

Le case che Wright disegna a Los Angeles si distinguono completamente dalle altre, in quanto massicce, brutali e in più riflettevano lo stato d’animo di Wright, il suo dolore e la morte che l’attraversava.