La mia seconda discussione.

Laurea in mediazione linguistica (classe L12). Lingue: inglese e francese. Venti anni dopo, con tanto orgoglio e determinazione

Lo ammetto, quando mi è arrivata la tesi stampata, mi sono emozionata. Per anni ho pensato di riprendere gli studi e convertire finalmente il mio diploma di traduttore e interpreti in laurea ma sembrava non arrivare mai il momento giusto. Eppure eccoci qua!

Pensavo di sentirmi a disagio, circondata da tanti giovani; temevo di farmi prendere dall’emozione e invece è successo qualcosa di bellissimo e allo stesso tempo inaspettato. Il lavoro e la maturità hanno veramente dato i loro frutti. Sono riuscita a godermi il momento, come non avevo fatto venti anni fa. Ho presentato la mia tesi con una sicurezza in me stessa che mi ha colpito, un’iniezione di fiducia che ora porto con me e che mi sprona a continuare e a migliorare ancora di più.

Con questo articolo vorrei mandare un messaggio a tutti coloro che dopo anni desiderano riprendere gli studi o rimettersi in gioco e magari sono invasi da dubbi e timori: non rinunciate…mai!!! La sensazione che ho provato in quei 10 minuti davanti alla commissione e i successivi complimenti ricevuti sono un tesoro che mi porterò dentro come prova tangibile che sì, non è mai troppo tardi per ricominciare. It’s never too late!!!

È una doppia soddisfazione: aver finalmente raggiunto questo primo obiettivo della conversione del mio diploma universitario in laurea e aver rispolverato il mio lavoro di tesi di vent’anni fa migliorandolo e dandogli ancora più spessore.

Come ho detto quel giorno, in un momento in cui la crisi idrica è ormai un problema enorme, rileggere la storia è forse un’arma utile per contrastare ciò che sta succedendo. I Romani sapevano quanto l’acqua fosse importante. Cosa abbiamo dimenticato noi in tutti questi anni per arrivare a questa situazione?

Vi lascio un piccolissimo video composto da alcuni frammenti della mia discussione.

Tesi di Laurea Triennale Mediazione Linguistica – SSML Gregorio VII, Roma

L’approvvigionamento idrico dei Romani

Roma e la sua acqua

Eccoci arrivati a questo nuovo traguardo, dopo più di 20 anni dall’ultima volta che ho discusso una tesi!

Ho deciso di rivedere e aggiornare la tesi svolta nel 2001. Si tratta della traduzione dall’inglese e francese verso l’italiano di parti di due libri che sono Roman Aqueducts & Water Supply di A. Trevor Hodge e Le Pont du Gard, L’eau dans la ville antique di Fabre, Fiches, Leveau e Paillet. Entrambi i testi affrontano il tempa dell’approvvigionamento idrico dei Romani. Le parte tradotte del testo inglese parlano dei predecessori di Roma e degli vari usi dell’acqua, come irrigazione e i mulini; il testo francese invece parla approfonditamente del famoso Pont du Gard di Nimes.

Alla traduzione sono affiancati due glossari, un’introduzione all’argomento che è stata aggiornata e che in questa versione della tesi è stata tradotto in inglese e francese, e una breve analisi linguistica dei testi e della revisione della traduzione.

Roma, regina aquarum, e il suo rapporto millenario con l’acqua. Nei video di presentazione della tesi cercherò di portarvi con me in questo viaggio affascinante sulle tracce dell’oro blu a Roma. Un legame che ancor oggi è più che mail esistente e dalla cui storia possiamo ancora apprendere molto

Tesi di Laurea (visualizzazione ottimale su due facciate, spesso non supportata su smartphone)

Video tesi in Italiano

Video tesi in inglese

Video tesi muto

SAROO BRIERLY, LA STRADA VERSO CASA. ESAME LITERARY ADAPTATION SSML GREGORIO VII

Saroo Brierley – La lunga strada per tornare a casa – Versione italiana

Video realizzato per l’esame Literary Adaptation AA 2021/2022. Il video contiene un’analisi del libro e del suo adattamento cinematografico.

Alla cortese attenzione della prof.ssa Adriana Bisirri, direttrice della struttura e Presidente delle associazioni ASTRAMBIENTE ed UNITALIA.

Saroo Brierley – The long way home – English version

Video created for the Literary Adaptation Exam AA 2021/2022. English version. The video contains an analysis of the book along with the movie adaptation. .

To the kind attention of prof. Adriana Bisirri, school director and President of ASTRAMBIENTE and UNITALIA association.

PARCO VILLA GREGORIANA – TIVOLI, ROMA

Una meraviglia a pochi passi da Roma e riportata alla luce dal FAI

Un piccolo viaggio in una meraviglia, un amore a prima vista. Uno spettacolo della natura e dell’opera dell’uomo che ammetto aver visitato per la prima volta solo qualche mese fa, grazie al FAI. Sono rimasta incantata dai sentieri, le cascate, (non ricordo neanche quanto sono rimasta a fissare laGrande Cascata) e le grotte di Parco Villa Gregoriana.

Se non siete mai entrati in questo gioiello del nostro patrimonio artistico italiano, vi consiglio di liberare un angolino della vostra agenda e farvi avvolgere dalla natura e dalla storia di Parco Villa Gregoriana.

PARC VILLA GREGORIANA – TIVOLI, ROMA

Une merveille de la nature et du travail de l’homme à deux pas de Rome

Un petit voyage vers une merveille, un coup de foudre. Un spectacle de la nature et du travail de l’homme que j’avoue avoir visité pour la première fois il y a seulement quelques mois grâce au FAI. J’ai été enchantée par les sentiers, les chutes d’eau (je ne me souviens même pas combien de temps je suis restée à fixer la Grande Cascade) et les grottes du Parco Villa Gregoriana.

Si vous n’êtes jamais entrés dans cette perle de notre patrimoine culturel italien, et vous avez quelques jorus de plus pour visiter les alentours de Rome, je vous suggère de vous laisser importer par la nature et l’histoire de Villa Gregoriana

L’AMMINISTRAZIONE BIDEN BLOCCA LE SPEDIZIONI DEL TRATTAMENTO ANTI COVID-19 A TUTTI GLI STATI

Di Zachary Stieber 6 aprile 2022 – Aggiornato: 6 aprile 2022

Il governo degli Stati Uniti, il 5 aprile, ha immediatamente bloccato tutte le spedizioni di un trattamento anti COVID-19 agli stati e ha ordinato gli operatori sanitari di non usare il farmaco.

Queste misure sono state prese a causa della crescente prevalenza di BA.2, una sotto variante Omicron, che è una variante del virus CCP, il virus che causa il COVID-19.

I dati indicano finora che l’anticorpo monoclonale chiamato sotrovimab non è efficace contro il BA.2, afferma la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti.

Il 27 marzo, l’organo di controllo ha dapprima detto ai medici di otto stati di interrompere la somministrazione di sotrovimab ai pazienti affetti da COVID-19 e alcuni giorni dopo, la FDA ha esteso il provvedimento, che sostanzialmente revoca a 14 altri stati l’autorizzazione all’uso di emergenza concessa nel 2021.

Con la decisione del 5 aprile, la terapia monoclonale “non è più autorizzata, in alcuna regione degli Stati Uniti, per il trattamento del COVID-19 a causa dell’aumento della percentuale di casi di COVID-19 provocati dalla sotto variante Omicron BA.2”, ha affermato la FDA in una nota.

L’autorità di regolamentazione si basa sulle stime dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention, CDC), che attribuiscono a BA.2 la causa della maggior parte dei casi di COVID-19 in tutte le zone del paese.

Secondo i test sullo pseudovirus eseguiti dalla FDA, sotrovimab ha data per circa 16 volte risultati inferiori contro BA.2. Di conseguenza, è improbabile che la dose autorizzata sia efficace contro la sotto variante, ha detto l’FDA agli operatori sanitari in una scheda informativa aggiornata di recente.

Dopo l’aggiornamento della FDA, il Dipartimento della salute e dei servizi umani (Department of Health and Human Services) ha annunciato il blocco di tutte le spedizioni di sotrovimab.

Circa 16.600 dosi sono state assegnate questa settimana, contro le oltre 50.000 delle settimane precedenti in seguito all’indicazione del BA.2, come causa, in alcune regioni, della maggioranza dei casi.

Gli operatori dovrebbero ricorrere ai trattamenti remdesivir o paxlovid rispettivamente di Gilead Sciences e Pfizer, secondo il comitato per le linee guida sul trattamento del COVID-19.

In caso di indisponibilità di entrambi, gli operatori dovrebbero usare bebtelovimab, un monoclonale di Eli Lilly, o molnupiravir di Merck, ha detto il comitato.

GlaxoSmithKline e Vir Biotechnology, che producono sotrovimab, non hanno risposto alle richieste di chiarimento.

Le aziende hanno dichiarato che i dati generati hanno evidenziato la conservazione da parte del farmaco dell’attività neutralizzante contro BA.2. Dopo che la FDA ha ordinato agli operatori di alcuni stati di sospendere l’uso del farmaco, le aziende hanno dichiarato di stare preparando un pacchetto di dati “a sostegno di una dose più elevata di sotrovimab per la sotto variante Omicron BA.2 e condivideranno questi dati con le autorità sanitarie e di controllo di tutto il mondo per una valutazione”.

SSML Gregorio VII – Corso Literary Adaptation and Italian Art & Culture – Prof.ssa Adriana Bisirri

Traduzione dall’inglese del seguente articolo https://www.theepochtimes.com/biden-administration-stops-shipments-of-covid-19-treatment-to-all-states_4386369.html

LA NANOTECNOLOGIA UTILIZZATA NEI VACCINI COVID E IN 2.000 ALIMENTI VIENE VIETATA

Particelle estremamente piccole di vari composti vengono usate come additivi alimentari, ma con effetti non noti.

DI JANIS SIEGEL – 4 marzo 2022

Se sei una di quelle persone che spesso si ritrovano nelle corsie dei negozi di alimentari a leggere le etichette e a cercare ingredienti che non riesci a pronunciare e che non vuoi mangiare, molto probabilmente ne hai notati diversi che, a tua insaputa, sono prodotti attraverso la nanotecnologia, che converte argento, rame, oro, alluminio, silicio, carbonio e ossidi metallici, tra altri metalli, in particelle delle dimensioni di un miliardesimo di metro.

I nano ingredienti comunemente usati includono il biossido di titanio, che è forse l’additivo più noto. Altri, come l’ossido di silicio, il carbonato di calcio, gli ossidi e idrossidi di ferro, il silicato di calcio, i fosfati tricalcici e la silice sintetica, sono solo alcuni degli additivi che in questo momento potrebbero essere presenti nella tua dispensa.

Un ingrediente nuovo

La nanotecnologia è diventata largamente impiegata nella produzione e fabbricazione di alimenti a partire dagli anni ’90, e i suoi componenti sono incredibilmente piccoli e sono di dimensioni pari a un centesimo di una ciocca dei nostri capelli. Questi rendono il nostro cibo più colorato, brillante, cremoso o croccante e lo mantengono più fresco e più a lungo.

I nano additivi rendono anche più efficaci alcune delle nostre medicine.

La nanotecnologia è usata nella fabbricazione di prodotti di uso quotidiano, come l’elettronica, il cibo e gli imballaggi per alimenti, le medicine, i giocattoli, i vestiti, le creme solari, i cosmetici, gli integratori alimentari e molto altro.

Sebbene possano fornire una miriade di benefici, questi potenziatori di prodotto, sempre più diffusi, hanno un prezzo, secondo i gruppi di consumatori e gli esperti, e quel prezzo è la nostra salute.

Implicazioni per la salute

Date le dimensioni così ridotte di queste particelle, alcuni studi hanno dimostrato che sono in grado di superare la barriera ematoencefalica. I ricercatori stanno già studiando questa proprietà per i farmaci destinati al trattamento delle patologie neurologiche. Tuttavia, quando si tratta di cibo, questa è una caratteristica che nessuno desidera. Queste particelle riescono inoltre a circolare in tutto il corpo e ad essere assorbite dal flusso sanguigno e dagli organi; possono penetrare le pareti cellulari e generare potenzialmente infiammazioni e malattie.

“Possono passare attraverso il rivestimento dell’intestino ed entrare nel flusso sanguigno, il che può innescare una risposta infiammatoria o immunitaria”, ha detto a WebMD Georgios Pyrgiotakis della Harvard School of Public Health. “Possono anche accumularsi in varie parti del corpo, compresi i polmoni, il cuore e gli organi riproduttivi”.

In uno studio del luglio 2020, un gruppo di ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst ha scoperto che il biossido di titanio, comunemente aggiunto a gomme, caramelle, bevande e dolci, ha causato variazioni nei microorganismi intestinali di due gruppi di topi.

Ad entrambi sono state somministrate dosi di ossido di titanio. Un gruppo è stato alimentato con una dieta a basso contenuto di grassi e l’altro con una dieta ad alto contenuto di grassi. Dopo ulteriori test per individuare l’effetto del biossido di titanio, entrambi i gruppi avevano il colon infiammato, che può portare a dolore addominale e diarrea. I topi obesi avevano sintomi più pronunciati.

La tecnologia dei vaccini

La nanotecnologia è attualmente utilizzata in due dei tre vaccini mRNA COVID-19 che vengono somministrati oggi negli Stati Uniti.

L’mRNA nei vaccini è circondato da un rivestimento di nanoparticelle lipidiche, che permette loro di penetrare la parete della cellula.

“Le nanoparticelle lipidiche sono una componente vitale del mRNA dei vaccini COVID-19 di Pfizer/BioNTech e Moderna, svolgendo un ruolo fondamentale nel proteggere e trasportare efficacemente l’mRNA al posto giusto all’ interno delle cellule”, ha dichiarato il Chemical Abstracts Service, una divisione della American Chemical Society.

“Dei molti vaccini COVID-19 in fase di sviluppo, i due vaccini che hanno mostrato i risultati più promettenti nella prevenzione dell’infezione da COVID-19 rappresentano una nuova classe di prodotti vaccinali: sono composti da filamenti di acido ribonucleico messaggero (mRNA) incapsulati in nanoparticelle lipidiche (LNP)”.

Gli scienziati continuano però a chiedere alla Food and Drug Administration (FDA) una maggiore supervisione di queste sostanze a causa delle loro dimensioni. Attraversando facilmente la barriera ematoencefalica, possono danneggiarla alterando lo strato di cellule che rivestono la parete interna dei vasi sanguigni.

La FDA esamina più approfonditamente

La FDA, l’agenzia incaricata di sorvegliare questi additivi, ha iniziato a valutare i rischi per la salute derivanti dai nano additivi.

L’agenzia attualmente cataloga le nanoparticelle negli alimenti con la denominazione Generally Recognized as Safe (GRAS) se il produttore sta già usando lo stesso ingrediente nella sua forma più larga e convenzionale.

“La distribuzione delle dimensioni delle particelle di una sostanza alimentare può comprometterne la capacità di essere assorbita dal corpo o di migrare dall’imballaggio alimentare nel cibo”, ha dichiarato la FDA in un documento del 2007 contenente linee guida sulla nanotecnologia negli alimenti.

“La FDA non giudica categoricamente tutti i prodotti a base di nanomateriali o che comunque comportano l’applicazione della nanotecnologia come intrinsecamente benigni o nocivi. La FDA sta monitorando questa scienza in evoluzione e ha una solida programmazione di ricerca per aiutare a valutare la sicurezza e l’efficacia dei prodotti che utilizzano le nanotecnologie”.

Nel 2011, la FDA Nanotechnology Task Force è stata creata per coordinare gli sforzi con i ricercatori negli Stati Uniti e a livello internazionale. Gli obiettivi sono quelli di formare il personale nella scienza più recente, in strutture all’avanguardia e di promuovere la collaborazione nei progetti di ricerca.

“La produzione e l’applicazione di nanoparticelle nei prodotti di consumo è ai massimi storici grazie al settore emergente della nanotecnologia”, ha dichiarato la FDA nel 2017 nel webcast Grand Rounds “Il rilevamento e la quantificazione diretta dei livelli di nanoparticelle all’interno dei prodotti di consumo è molto impegnativo e difficile.”

Particelle minuscole, problemi in aumento

Nel 2020, la FDA ha dichiarato che le richieste di approvazione di prodotti contenenti nanotecnologie sono salite alle stelle nei 10 anni precedenti. Secondo molti esperti negli Stati Uniti, ci sono da 1.900 a 2.500 prodotti alimentari che utilizzano la nanotecnologia.

In risposta alle preoccupazioni per la salute di questi prodotti, i paesi di tutto il mondo hanno preso provvedimenti per limitare o vietare in parte o in toto la nanotecnologia nei loro alimenti.

Nel 2010, il Canada ha vietato la nanotecnologia nella produzione di alimenti biologici. Dal 2011, l’Unione europea ha richiesto che tutti gli alimenti siano etichettati in caso di presenza di nanomateriali ingegnerizzati. Nel 2015, il blocco ha richiesto ulteriori test per garantire la sicurezza sanitaria.

Nel 2018, la Commissione europea per la sicurezza alimentare ha ricevuto una petizione da parte di un gruppo di scienziati all’interno dell’agenzia per rifiutare l’additivo alimentare biossido di silicio come sicuro al consumo per via delle nanoparticelle in esso contenute, fintanto che una distribuzione delle dimensioni delle particelle non potesse essere confermata.

A partire dal 1° gennaio 2020, la Francia ha vietato l’ingresso nel paese di qualsiasi alimento contenente biossido di titanio.

Negli Stati Uniti, la FDA non richiede l’etichettatura o il divieto di qualsiasi prodotto realizzato con nanoparticelle, e le sue linee guida raccomandano una supervisione caso per caso. La ricerca sugli effetti a lungo termine derivanti dall’ingestione di nanoparticelle rimane scarna.

JANIS SIEGEL

Janis Siegel è una premiata giornalista di cronaca ed editorialista che ha parlato della ricerca internazionale sulla salute per SELF Magazine, The Times of Israel, il Fred Hutchinson Cancer Research Center e altri. La signora Siegel ha lanciato una rubrica sulla salute che si occupa di ricerche innovative provenienti da istituzioni accademiche istituzioni accademiche di classe mondiale.

SSML Gregorio VII – Corso Literary Adaptation and Italian Art & Culture. Prof.ssa Bisirri.

Traduzione dall’inglese del seguente articolo https://www.theepochtimes.comhttps://www.theepochtimes.com/nanoparticles-being-used-in-more-food-and-drugs_4303477.html?utm_source=morningbriefnoe&utm_campaign=mb-2022-04-10&utm_medium=email&est=wyAg5uj5%2BI0EwGNjNXVYH0uPYjH6Ap75QjupcrGpCbJVPcnkzuMX8tkdgsJVaLUZWqx4Ye0a